Giochi maliziosi, vol. 5 by Juliette Duval

Giochi maliziosi, vol. 5 by Juliette Duval

autore:Juliette Duval [Duval, Juliette]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Suspense, Contemporary, Romance, NoKobo, General
ISBN: 9791025736715
Google: AVeRDgAAQBAJ
editore: Addictive Publishing
pubblicato: 2017-03-28T09:29:59+00:00


4. L’offerta

La mattinata prende fine quando decidiamo di lasciare il nostro nido d’amore per andare a verificare lo stato della strada. Le ruspe hanno fatto un buon lavoro: l’enorme tronco che sbarrava il passaggio a 200 metri dallo chalet è stato tolto. Siccome le squadre sono partite dalla vallata per poi arrivare fino da noi, la via è libera fino a Palo Alto.

Mi è dispiaciuto un poco…

Il ritorno si fa in silenzio mentre corriamo in moto attraverso un paesaggio segnato dalle intemperie. Scopro un nuovo viso della California, lontano dagli scatti delle spiagge di sabbia e palme.

Stanford è stata risparmiata: nessun albero è caduto per terra. L’aiuola davanti a Roth è appena bagnata.

- Vado, mi annuncia Joshua non appena mi ha lasciato davanti al portico. Ti chiamo a fine giornata.

- Coraggio, dico sfiorando le sue labbra.

Dove dormiremo questa sera? Mistero… Trovare un appartamento diventa una priorità se non vogliamo vederci sempre tra due porte. Lo guardo allontanarsi con rimpianto.

Quando entro nell’edificio, un numero anormale di coinquiline sono installate nel salotto.

Non dovrebbero essere a lezione a quest ’ora?

Capisco il perché quando vedo Trevor alzarsi dal divano, posando il suo cookie mangiato a metà sul piatto davanti a lui.

- Cosa ci fai qui?

- Anche io sono felice di vederti, Carde.

Sono felice di vederlo sì, ma non necessariamente nel bel mezzo delle mie coinquiline che me ne parleranno fino allo sfinimento per tutta la settimana.

Cosa giustifica la sua presenza qui? Dovremmo avere delle prove stasera, non so perché sia venuto così presto. C’è per forza qualcosa che non va.

- C’è un problema? chiedo io.

- Però trovo offensivo il fatto che tu pensi che una mia visita sia per forza sinonimo di problemi, risponde lui un po’ scherzando e un po’ seriamente.

E allora cosa? Aveva un ’improvvisa voglia di uscire con delle studentesse?

Comunque sia, una ventina di occhi sono puntati su di noi, e altrettante orecchie. Non sono le condizioni ideali per una chiacchierata qualsiasi sia l’argomento. Afferro il braccio del mio compagno.

- Vieni , parliamo in privato.

“In privato” in questo caso è la terrazza, deserta in questo periodo dell’anno. Preferisco non portarlo nella mia camera in presenza di un pubblico di groupies.

- Dov’eri? chiede chiudendosi il collo della giacca. Ti ho lasciato almeno dieci messaggi!

Pensa di essere mia madre?

Comunque visto che l’ho accolto un po’ freddamente, decido di passarci sopra e mi scuso:

- Mi dispiace. Ero bloccata dall’uragano e il telefono non prendeva.

- Eri con il tuo ragazzo?

Esito davanti al suo sorriso dubbio.

Mi sta prendendo in giro?

Alme,o, ha parlato di Joshua come del mio ragazzo, questo vale un punto in suo favore.

- Avevamo bisogno di allontanarci un po’ dopo la storia del video… Lo sapevi no?

- Ho guardato le notizie.

Faccio una smorfia.

Fantastico, siamo finiti al telegiornale. Comunque, visto il numero di giornalisti presenti, suppongo che bisognava aspettarselo.

Trevor mi dà dei colpetti sulla schiena:

- Non è la fine del mondo! Bisognerà abituarti a essere sui giornali quando saremo delle rock star.

Faccio un passo sul lato per sfuggire al suo eccesso di paternalismo.

Se potessimo essere solo celebri per guadagnarsi da vivere ma non abbastanza da attirare i paparazzi, preferirei.



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